Portano la data del 1° marzo 2023 le Ordinanze Ministeriali n.36 e n.38 relative alle procedure di mobilità per l'anno scolastico 2023/2024 del personale docente, educativo ed ATA e degli Insegnanti di Religione Cattolica.
Questi i termini previsti per le diverse tipologie di personale:
PERSONALE DOCENTE
Presentazione domande dal 6 marzo al 21 marzo
Comunicazione al SIDI dei posti disponibili 27 aprile
Acquisizione delle domande 2 maggio
Pubblicazione dei movimenti 24 maggio
PERSONALE EDUCATIVO
Presentazione domande dal 9 marzo al 29 marzo
Comunicazione al SIDI dei posti disponibili 3 maggio
Acquisizione delle domande 3 maggio
Pubblicazione dei movimenti 29 maggio
PERSONALE ATA
Presentazione domande dal 17 marzo al 3 aprile
Comunicazione al SIDI dei posti disponibili 11 maggio
Acquisizione delle domande 11 maggio
Pubblicazione dei movimenti 1° giugno
DOCENTI IRC (domande in formato cartaceo)
Presentazione domande dal 21 marzo al 17 aprile
Pubblicazione movimenti 30 maggio
Termine ultimo per la presentazione della richiesta di revoca delle domande 22 maggio
Si è concluso il confronto sulla ordinanza ministeriale per la mobilità 23/24.
Una lunga trattativa si è svolta nei mesi scorsi per definire un nuovo CCNI che modificasse quello da noi sottoscritto lo scorso anno alla luce dei cambiamenti normativi intervenuti successivamente alla firma, cambiamenti che hanno modificato in modo significativo il contesto di riferimento entro cui era stato possibile raggiungere le mediazioni di quel contratto, grazie al quale era stata accolta un’interpretazione delle norme in vigore che, attenuandone in gran parte l’impatto, aveva consentito a tutti i neo assunti di partecipare alla mobilità.
La Cisl Scuola, fin dall'inizio della trattativa, aveva chiesto di rivedere totalmente i contenuti di quel CCNI per gli aspetti relativi ai vincoli, sostenendo inoltre che quelli introdotti dal DL 36/2022 dovessero trovare applicazione solo per gli assunti attraverso le procedure di reclutamento previste dal decreto, quindi a partire dai movimenti per l’a.s. 2024/25.
L'Amministrazione, pur dicendosi consapevole delle incertezze di un quadro normativo reso molto confuso da ripetuti interventi normativi in tema di mobilità, ha ritenuto di non poter accogliere la nostra linea interpretativa se non in presenza di un intervento legislativo chiarificatore, che a detta del Ministero dovrebbe vedere la luce tra un paio di settimane nell’ambito di un Decreto Legge di modifica del DL 36.
Non essendosi dunque trovata un’intesa tra sindacati e Amministrazione, la trattativa si è conclusa con un mancato accordo; di tale esito si darà conto a breve in un apposito verbale, contenente anche le valutazioni delle diverse sigle sindacali. Senza un’intesa, sarà pertanto l'Amministrazione a dettare le regole per le imminenti operazioni di mobilità attraverso un’Ordinanza ministeriale che oggi è stata presentata in bozza e che sarà sottoposta in giornata alla firma del Ministro.
Il lungo e impegnativo confronto condotto al tavolo ha comunque consentito di ottenere che i docenti neoassunti nell'anno scolastico 2022/23, in attesa delle annunciate modifiche legislative al DL 36, possano nel frattempo presentare ugualmente la domanda di mobilità, che sarà presa in considerazione nel momento in cui si concretizzino tali modifiche, in forza delle quali il vincolo si applicherebbe ai futuri assunti e non ai docenti entrati in ruolo lo scorso settembre.
In avvio dell’incontro di oggi, il Capo di Gabinetto ha informato i sindacati circa lo stato di avanzamento delle interlocuzioni con i rappresentanti della UE con cui il Governo deve concordare le necessarie modifiche al PNRR, dicendosi ottimista circa un possibile esito positivo del confronto che riguarda non solo la questione mobilità, ma anche la riforma del reclutamento per il quale la CISL Scuola chiede di individuare una fase transitoria, diversa da quella prevista a regime dal DL 36, in cui siano previste modalità di assunzione orientate a un modello di doppio canale che da sempre la CISL Scuola sostiene.
Sulle modifiche di legge relative all'applicazione delle precedenze per coloro che prestano assistenza ai sensi della legge 104, tema sul quale si è lungamente discusso in fase di trattativa, con l'obiettivo di regolare gli effetti della soppressione del referente unico, l'Amministrazione ha ritirato la proposta di consentire l'esercizio del diritto di precedenza ad uno solo dei familiari che prestano assistenza; pertanto l'OM chiarirà che condizioni e requisiti finora previsti solo per il referente unico, troveranno applicazione per ciascuno dei familiari, come previsto dalla legge.